L’INSEGNAMENTO ALL’ANTIRETORICA
È stato il suo l’insegnamento all’antiretorica: in un momento in cui era ancora facile l’enfasi e la declamazione, lui ci insegnava l’importanza di parlare solo di argomenti che si fossero a lungo studiati e meditati, e sempre verificati con un severo ed attento esame critico che fosse la misura del nostro impegno e, via via, della nostra crescita culturale ed umana.
Del resto, lui stesso offriva sempre l’esempio della serietà costante nella documentazione, del gusto per un’analisi puntuale dei vari fenomeni storico-letterari che non perdeva mai di vista la sintesi ultima, nonostante la facilità con cui spaziava tra le varie letterature. L’interesse, direi scientifico, per la storia e l’economia era uno dei capisaldi della sua preparazione e offriva a noi alunni un metodo di studio e di indagine che non avremmo mai più dimenticato in ogni nostra attività successiva e di studenti e di professionisti.
Né si può omettere che lui, militante politico convinto, non ha mai pensato né tentato di plagiare coscienze; aveva tanto rispetto delle idee altrui e tanta onestà intellettuale da aver solo cercato di aiutare noi a capire noi stessi, senza mai forzare l’evoluzione psichica e culturale di personalità giovani ancora in formazione.
Per questo è stato veramente un Maestro.